Digitalizzare la terra: forme organiche digitali

Workshop di ABADIR con Stefano Giovacchini in collaborazione con SMAC – Scuola di Manifattura Additiva di Coreglia Antelminelli, nell’ambito di NIMI – La nuova intelligenza del made in Italy

Dal 24 al 26 febbraio gli studenti e le studentesse di ABADIR hanno esplorato con Stefano Giovacchini la stampa 3D in argilla come mezzo espressivo e progettuale, tra tradizione materiale e innovazione tecnologica. 

Ispirandosi alle geometrie naturali e alla tradizione siciliana, con il supporto dei docenti Giuseppe Arezzi (Design 1 e 3), Diego Emanuele (Design 2) e Marco Francucci (Modellazione Digitale), i partecipanti hanno realizzato una serie di custodie dalle forme inedite e contenitori non convenzionali, provando a reinterpretare la funzione del “contenere”.

Dopo un incontro online in cui sono state illustrate le nozioni fondamentali sulla tecnologia LDM, ovvero Liquid Deposition Modeling – un tipo di stampa che utilizza un estrusore per depositare materiali liquidi o pastosi, come argilla o ceramica, strato su strato per creare oggetti tridimensionali – si è passati all’azione con un laboratorio ad ABADIR, utilizzando una stampante WASP Clay 2040, mettendo “le mani in pasta” e modellando i nostri prototipi.

Il workshop è stato realizzato nell’ambito di NIMI – La nuova intelligenza del made in Italy (scopri di più sul progetto).


STEFANO GIOVACCHINI

Stefano Giovacchini è un designer, consulente per l’economia circolare e docente esperto di sostenibilità e innovazione. Ha fondato R3direct, un’azienda pionieristica nella stampa 3D di grande formato che utilizza plastiche riciclate, e SMAC – Scuola di Manifattura Additiva di Coreglia Antelminelli, un ente no-profit dedicato alla promozione della stampa 3D con materiali circolari o naturali. 

SMAC

La Scuola di Manifattura Additiva di Coreglia Antelminelli è una cooperativa Sociale nata con lo scopo di perseguire finalità civili, solidaristiche, culturali e di utilità sociale. È impegnata principalmente nel promuovere i principi dell’economia circolare e una rigenerazione delle aree interne, incentivando l’utilizzo della manifattura additiva e della stampa 3D. La manifattura additiva permette infatti di ottenere una produzione locale sostenibile e capace di riportare valore economico ed umano nei piccoli centri e nelle are interne, creando nuove professionalità qualificate e gratificanti. SMAC promuove anche scambi culturali, facendo in modo che la condivisione delle conoscenze e del “saper fare” porti una ad una crescita più equa.

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